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Un decalogo per il cambiamento

L'economia di prossimità basata su relazioni solidali resiste al lockdown.

Fin dall’inizio della chiusura e del confinamento i decreti del governo e la comunicazione dei media avevano battuto la grancassa senza esitazioni: “Potete uscire solo per andare al supermercato più vicino!”, “Terremo aperti solo i supermercati!”. Nessuna alternativa. Il solo modo di sopravvivere all’inedia doveva essere la grande e sicura distribuzione. E invece no: dopo due mesi tremendi, possiamo dire che dove c’è un’economia di prossimità, basata su reali relazioni dirette e solidali, si può resistere, nonostante tutto. C’è perfino una capacità di adattamento piuttosto inaspettata. Dieci punti di partenza per non tornare alla logica del business as usual e riprendere a progettare gli orientamenti utili ai cambiamenti profondi nel sistema.

Di Virginia Meo su comune-info.net, 11 maggio 2020.
Foto di Casa delle AgriCulture.

 

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