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Pane fatto a Mira, con grano di Mira.

Acquistando il Pane Logistico: accorci la filiera e riduci la tua impronta ecologica, promuovi metodi di coltivazione a basso impatto ambientale, sostieni agricoltori e artigiani di Mira (VE), difendi il territorio dalla cementificazione e dalle “grandi opere inutili e imposte”, hai accesso ad un prezzo equo e trasparente.

Con il progetto di "pane logistico" vogliamo ridare valore alla terra come bene comune, come fonte di cibo e elemento essenziale per la vita tanto quanto l’acqua.
La cementificazione e il consumo di suolo dovuto alla speculazione fondiaria e alle “grandi opere” stanno erodendo pericolosamente questa risorsa preziosa, tanto da porre un problema di sovranità alimentare.
Il termine di "pane logistico" è stato scelto proprio per affermare che al posto del cemento e degli insediamenti "affaristici" del Polo logistico industriale che dovrebbe sorgere tra Giare e Dogaletto, depauperando il territorio e distruggendo numerose attività agricole, la comunità risponde coltivando la terra, piantando grano, creando lavoro e mettendo a disposizione della comunità i frutti prodotti.
D’altra parte la globalizzazione dei mercati sta progressivamente schiacciando il lavoro e la dignità delle aziende agricole e degli artigiani del territorio, e provocando di conseguenza la perdita di mestieri, di relazioni sociali e di saperi preziosi.
Con il Pane Logistico vogliamo mettere a disposizione di tutti i cittadini un pane di qualità e a un costo contenuto, trasparente ed equo, che garantisca soprattutto una giusta remunerazione del lavoro svolto per la comunità da chi ha lavorato per produrlo, e che sia prodotto riducendo al minimo gli impatti ambientali lungo tutta la filiera.
Non ci interessa quindi che sia un progetto di filiera corta, uno fra i tanti, ma ci interessa che sia un progetto di solidarietà sociale, per chi lo produce e per chi lo acquista e lo consuma, un progetto di valorizzazione delle risorse, gestito in modo partecipato e a salvaguardare la dignità del lavoro e la vita sociale della comunità.
Quando non sappiamo più dove viene prodotto il pane che mangiamo, da dove provengono il grano e le farine, quando qualcun altro ci impone quali farine e quale pane mangiare, quando perdiamo i contatti con chi coltiva il grano, chi lo macina, chi impasta e cuoce le farine, allora significa che abbiamo perso il senso della comunità, della cittadinanza, della convivenza. e che sono altri che "governano" il nostro territorio e la nostra vita.

Mira 2030 e MiraGAS hanno promosso il progetto, si fanno carico di promuoverlo, di fare in modo che la filiera funzioni correttamente. I produttori e i panificatori si sono impegnati a rispettare il prezzo concordato e le condizioni di produzione sottoscrivendo un protocollo di intesa.

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