Salta al contenuto principale

Iscritto da

9 years 2 months
redazione ,
928
Pannelli

L'esperienza della cooperativa “Etica nel Sole” mostra come sia possibile, anche se con difficoltà, costruire un'impresa sul rispetto delle persone e dell'ambiente.

Andrea Saroldi, 12 luglio 2015

Mentre sto scrivendo queste righe mi trovo a casa e sento dei rumori sul tetto. Anche se vi potrà sembrare strano, non mi preoccupano; al contrario, mi danno soddisfazione. Abito in città all'ultimo piano di un condominio; tra le diverse fortune che mi sono capitate, anche quella di avere un impianto solare termico ed uno fotovoltaico installati sul tetto di casa in occasione del suo rifacimento per recupero abitativo del sottotetto. L'impianto fotovoltaico è stato montato nel 2008, ma nel 2014 l'inverter ha smesso di funzionare ed ho dovuto cercare chi mi potesse fornire assistenza.
Ho incontrato Davide, presidente della Cooperativa Etica nel Sole, in un seminario sull'economia civile in cui portava la sua esperienza di imprenditore; finito il seminario gli ho chiesto se si occupavano anche di manutenzione di impianti fotovoltaici, mi ha risposto di sì. Dopo di lui, per la riparazione dell'impianto, ho conosciuto Federico (realizzazione e collaudo impianti), Cristiano (installazione impianti elettrici), Roberto (progettista impianti), Mattia (progettazione architettonica), Gianmaria, Costantino, Diego e Gabriel (realizzazione impianti). Ho anche scoperto che nella cooperativa oggi lavorano 15 persone, e che si occupa dei diversi aspetti legati alla produzione e all'utilizzo efficiente dell'energia: risparmio energetico, fotovoltaico, solare termico e bioedilizia.
La cooperativa è nata nel 2008 da un'idea di sei soci fondatori che negli anni precedenti hanno condiviso diverse esperienze sui temi della pace e del consumo critico; uno di loro (Davide) si licenzia per poter mettere da subito energie nel progetto, e gli altri lo aiutano mettendo a disposizione competenze ed ore extra rispetto alla loro principale attività professionale. L'idea di partenza è proprio quella di coniugare l'etica con il sole; l'etica intesa come rispetto verso il futuro del pianeta e dei nostri figli e attenzione al modo di muoversi sul mercato: correttezza, trasparenza, rispetto delle regole, onestà nei rapporti economici e fiscali. Il sole invece rappresenta l'idea di un'energia rinnovabile diffusa e disponibile per tutti, calda e accogliente. Così questi due concetti si sono riuniti nel nome della cooperativa, sfruttando anche l'assonanza con una via di arrampicata storica ed impegnativa nella valle dell'Orco in Piemonte che si chiama “Itaca nel Sole”, a sottolineare lo spirito di avventura e la fatica necessari a intraprendere un'impresa di questo tipo [1].
La cooperativa porta avanti progetti per l'ottimizzazione energetica degli edifici in diversi settori: risparmio energetico passivo, gestione efficiente dell’energia, autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, revisione dell'illuminazione. Lavora sia per i privati che per le imprese, e oltre a diversi lavori in Piemonte – tra cui la realizzazione di un impianto fotovoltaico all'Arsenale della Pace di Torino grazie ad una collaborazione con l'Associazione Sermig ed un mutuo di Banca Etica - ha anche realizzato un impianto fotovoltaico in Kenia per produrre la corrente elettrica necessaria al laboratorio dei pastori di Maralal per produrre  e conservare pane, yogurt e gelati senza più bisogno di utilizzare generatori a gasolio, costosi ed inquinanti (qui trovi gli appunti di viaggio).
Etica nel Sole tiene anche incontri informativi e di sensibilizzazione e attività di formazione sia in Italia che in Africa. Nel progetto “Formazione e Lavoro con il Sole” ha tenuto in Senegal dei corsi di formazione teorici e pratici sugli impianti fotovoltaici e termici rivolti ai docenti delle scuole di formazione professionale, artigiani e tecnici per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro e sviluppare attività in proprio nel settore delle fonti energetiche rinnovabili. In uno di questi corsi hanno anche installato un impianto fotovoltaico che alimenta la scuola professionale di Louga.
L'attenzione al rispetto delle persone e dell'ambiente si traduce nella operatività della cooperativa, oltre che nel fatto di occuparsi di efficienza energetica, anche nel rapporto e nella correttezza verso i clienti. A partire dalla fase iniziale nel rapporto con il cliente e nella progettazione, la cooperativa cerca una soluzione che sia su misura per la situazione, anche al costo di proporre un lavoro più piccolo di quello immaginato inizialmente dal cliente, seguendo il punto di vista della riduzione degli sprechi energetici e del risparmio. La cooperativa è anche molto attenta alla scelta dei materiali, alle condizioni di lavoro e agli aspetti di sicurezza sui cantieri, anche se questo può comportare un costo più alto di quello offerto dalle altre imprese. Ad ogni lavoratore viene proposto di diventare socio (oggi su 15 lavoratori 10 sono soci), e la cooperativa funziona secondo il principio “una testa un voto”, per cui le decisioni vengono prese insieme da tutti i soci.
Le difficoltà non mancano, anche perché non è facile per un'impresa di medie dimensioni ottenere dei finanziamenti e fare le cose a regola d'arte comporta dei costi in un settore – quello dell'energia – che è molto competitivo; ma se i clienti sono soddisfatti parlano bene di te. Spesso i clienti ritornano, magari per chiedere un altro intervento di risparmio energetico, oppure si complimentano per il modo di lavorare sia dal punto di vista tecnico che per il tipo di rapporto.
Si tratta di un modo di lavorare che produce frutti positivi sul lungo termine, nel rifiuto di seguire una logica “mordi e fuggi” ma rispettando le regole e ponendo attenzione al cliente, con la presunzione di pensare che la presenza di una cooperativa che lavora in questo modo, insieme a quella di tante altre realtà simili, possa contribuire a costruire un nuovo modello di fare impresa ed economia nella nostra società.
Oggi Gianmaria, Diego, Manuel e Costantino sono sul mio tetto per revisionare la struttura di fissaggio e rivedere i pannelli installando gli ottimizzatori di potenza; tra una settimana potrò stupire gli amici mostrando su Internet i grafici relativi alla produzione e allo stato di ogni singolo pannello. Tra poco dovrò decidere a chi affidare la manutenzione della caldaia e dell'impianto solare termico e se fare degli interventi per migliorare l'isolamento dell'alloggio, so di poter contare su di loro.

Riferimenti
[1] – Intervista a Davide Curci pubblicata nel libro “E dopo? Energie rinnovabili per tutti” di Luca Reteuna, Effatà 2009.

Categoria: