Due strade per i consumi responsabili
Il dibattito sulle pratiche dell’economia collaborativa e sulla definizione stessa di cooperativismo di piattaforma, si sta diffondendo nelle esperienze di consumo responsabile.
Il dibattito sulle pratiche dell’economia collaborativa e sulla definizione stessa di cooperativismo di piattaforma, si sta diffondendo nelle esperienze di consumo responsabile.
L'emporio sociale Pandàn di Torino ha da poco inaugurato presso il suo locale un “Alveare che dice sì!”, dove vengono consegnati direttamente dai produttori cibi locali acquistati on-line; l'occasione era troppo ghiotta e non ho saputo resistere a metterci il naso, come un orso curioso con il favo.
Ora che i principi dell'economia del noi si sono affermati nell'immaginario è iniziata la grande sfida: l'assimilazione capitalista cerca di rivoltare le pratiche solidali orientando i flussi economici a vantaggio di pochi; come reagiremo?
La nascita in Francia, nel 2011, della piattaforma informatica La Ruche qui dit oui!, e soprattutto i suoi rapidi successi, hanno suscitato grandi polemiche che continuano a coinvolgere non solo le reti sociali ma anche i media digitali e cartacei.
La sharing economy doveva essere un'alternativa al capitalismo, invece è diventata un'altra macchina per fare soldi. I sette punti critici del settore secondo Die Zeit.